"AMA ... AMO"
Dialogo Poetico
Fabio Amato - Raffaella Amoruso
Copertina
sovrapposizione fotografica di Raffaella Amoruso
Pensiero
critico Luca Calcagno
Pensiero
critico
di Luca Calcagno
Non si può che apprezzare la Poesia in ogni sua forma,
specie in un tempo insensibile come quello in cui oggi viviamo. Ogni verso è
testimone di Umanità e di resistenza alla Crisi; che non è solo economica, ma
di valori. Le qualità che vediamo traballare sono molte e basta guardarsi
attorno con spirito da osservatore critico per individuarle: compassione,
umiltà, rispetto, bontà, pazienza. Sono tutte virtù che la Società sempre in
movimento non tollera, perché obbligano a fermarsi; così come la poesia stessa
obbliga a fermarsi, per riflettere o per ascoltarsi.
Ama ... amo nasce da due autori diversi, quanto
simili nelle tematiche. Simili, perché i loro componimenti si pescano
dall’interiorità della persona, senza timore di affrontarne anche i lati più
oscuri; inoltre, perché i loro versi che «permettono all’anima di aprirsi»
sono pressoché tutti in terza persona, con un oggetto poetico che viene
descritto, ma che va oltre facendosi metafora per qualcos’altro. Diversi,
perché proprio questo qualcos’altro permette loro di mostrare la propria
individualità di essere umani.
Sono tante le lenti che Amoruso e Amato utilizzano nei
loro versi, ma, se si volesse ricercare un denominatore comune, allora si
dovrebbe partire dall’elemento più semplice e subito sotto gli occhi: il
titolo. Ciò che sottende l’intera raccolta è l’amore, inteso però non solo col
senso primo che viene in mente, ma anche con quello di amore come compassione
verso la persona che è altra rispetto a noi.
Raffaella Amoruso intesse i suoi versi con una tensione
amorosa, che varia in tutte le sue sfumature: dal desiderio dell’altro, fino ai
pensieri che tormentato «masturbando la mente».
Fabio Amato, invece, mostra di avere un oggetto poetico
ben preciso, la disabilità sperimentata, che diventa la lente che gli permette
di indagare ciò che lo circonda.
La poesia che entrambi gli autori prediligono si rifà
all’Ungaretti de L’Allegria, quella dei versicoli, della parola-verso e
del silenzio degli spazi bianchi. Sono componimenti brevi dunque, ma che
proprio nella brevitas ricercano la maggior concentrazione
comunicativa-espressiva di cui i due poeti sono capaci.
Un libro, Amo ... ama, che non intende essere una
manieristica celebrazione dei buoni sentimenti, ma che vuole portare agli occhi
del lettore una critica presentandogli, da un lato la debolezza della Donna e
dell’Uomo, dall’altro, quelle della Società.
Luca V. Calcagno
Un libro diverso,
un’esperienza emotiva forte. Ama e
Amo sono le prime tre lettere dei nostri cognomi che racchiudono all'interno il
sentimento, libero, fuori da legami istituzionali e convenzionali. Il verbo
AMARE, è il protagonista di questo libro, sempre e comunque,
incondizionatamente. Una manifestazione intensa, di ricerca del bene, come
carità e solidarietà verso il prossimo, tra Poesie e riflessioni.
Scritti di vita di
due autori contemporanei. Insieme, per un progetto comune: portare la Poesia e
l’Arte tutta, oltre alla “nicchia”, farla conoscere e apprezzare: farla amare.
La Poesia è nell’aria … si respira in ogni
dove.
Raffaella Amoruso
La poesia è veicolo
di comunicazione in quanto parla all’anima e alla parte emotiva dell’essere
umano.
E’ dialogo con
l’autentico ed espressione delle nostre emozioni, che cercano solo un canale
privilegiato per emergere e lo trovano nel verso, che parla direttamente
all’anima senza bisogno di interpretazioni.
La poesia va
“sentita” prima che capita, come va sentito il mistero che fa di ogni vita
un’esperienza unica degna di essere vissuta, momento per momento in tutti i
suoi percorsi, anche quelli più difficili.
Fabio Amato